Che cosa è la naturopatia
L’organismo umano ha una potenza straordinaria, ha in sé l’equilibrio e la forza. Ha la capacità di autoregolarsi e perfino quella di autoguarirsi. In questo senso, la malattia è uno squilbrio energetico. Percurarla, bisogna tornare in equilibrio. Come? Stimolando le capacità innate di autoguarigione riportando,con stimolazioni naturali, il corpo in equilibrio.Questa è la Naturopatia, una medicina alternativa che connettendo corpo e mente, si sta facendo sempre più strada. Mutua un concetto antico. Tutta la vecchia medicina si fonda sul principio dell’ autoguarigione; da quella cinese all’Ayurveda. Ma di cosa si occupa la naturopatia?
La Naturopatia cosa cura
Come un puzzle, la naturopatia si compone di varie pratiche: massaggi, cromopunture, floriterapia, climatoterapia, riflessologia plantare, aromaterapia. Mani, fiori, odori, aria, natura. I cinque sensi capaci di attivare una energia originaria, quasi primitiva, essenziale, cruda, di verità assoluta che attiva le energie di ciascuno conducendo il corpo all’autoguarigione. Il tutto con l’uso di strumenti a loro volta naturale: le mani, innanzitutto. I massaggi, la fonte di calore naturale, dentro una sinergia con altri elementi.
Dove nasce la naturopatia
Naturalmente, com’è facile intuire, la Naturopatia, nata negli Usa alla fine dell’Ottocento, incontra una resistenza critica da parte della medicina ufficiale, che ritiene dati, esperimenti e mezzi utilizzati non validati scientificamente, non replicabili in laboratorio, con risultati non riscontrati e quindi non dimostrati. Quanto basta per considerare la disciplina non una scienza ma una cultura. Tuttavia, sempre più persone, attratte dalla limpidezza di un approccio non adulterato, puro, si orientano verso questi innovativi sistemi di cura. Stimolare l’autoguarigione, praticare stili di vita sani, costruire l’armonia in sé e fuori di sé, nel corpo, nella mente, nel rapporto con il pianeta e l’ecosistema. E’ il sentiero della natura, quello dell’empatia, del sentimento. Un approccio olistico (il tutto per il tutto) che vede il corpo umano come un solo sistema complesso, interconnesso, che si ammala e guarisce dentro un suo percorso interno.
Naturopatia e prevenzione: come si usa
Fondamentale per la naturopatia è, ovviamente, il tema della prevenzione, cioè la cura dell’equilibrio energetico del corpo. Il contatto con la natura, la vita che definiamo sana, nella quale si possono inserire fattori esterni, disturbanti, che provocano la malattia e che vanno individuati e isolati. Molti strumenti della naturopatia attingono anche nei principi filosofici fondamentali, alle culture orientali, alla medicina tradizionale cinese: l’agopuntura, la stimolazione non invasiva, le soluzioni naturali. Ma possono bastare questi strumenti di fronte a patologie gravi, importanti? Gli stessi naturopati non escludono il ricorso alla medicina allopatica. Non si pongono in contrapposizione o in sostituzione. Ma in affiancamento sinergico. In fondo, la naturopatia va alle radici storiche della cura, quando le nuove tecnologie non esistevano e si faceva ricorso a metodi e soluzioni per forza di cosa naturali. In questo, ha una sua storia e una sua forza. Siricollega alle teorie del digiuno, della buona alimentazione, della respirazione ad aria aperta, dei prodotti della natura. L’uso delle erbe, dei fiori, degli aromi, dell’aria pura, la stimolazione del corpo, che viene riattivato e portato alla gurigione.
La Naturopatia nel presente
La Naturopatia, oggi, è molto seguita e riscuote attenzione e credibilità nella proposta di metodi di trattamento per il benessere personale, nella costruzione di stili di vita sani, di educazione alla salute e all’equilibrio naturale. Cioè, tutto il mondo della prevenzione primaria. E’ di base, quindi, una cultura della salute naturale, che punta a tutelare il corpo prima della malattia più che a curarlo dopo. In quanto medicina non convenzionale, oggi in Italia la Naturopatia non ha alcuna forma di regolamentazione e di riconoscimento. E’ una disciplina salutistica del benessere. La didattica non entra nei programmi ufficiali di studi medici ma è affidata ai privati, che liberamente possono diffondere, promuovere, insegnare tali discipline.
